Crossroads
DESCRIZIONE
Formiche, vipere o farfalle. Tutti ci muoviamo in direzioni diverse e nella stessa direzione. In un viaggio che ci entusiasma e ci addolora, ma ci appartiene, sempre.
La stazione è il luogo dell'avvicendarsi delle nostre vite, la figurazione del nostro divenire. La stazione del perdersi e del ritrovarsi. Nelle stazioni si scorgono addi e arrivederci e riabbracci e solitudine e avventure e quotidiano.
E l'occhio attento dell'autrice indaga, scopre, rivela gli stati d'animo. Puoi sentire il pensiero della bambina che trascina (o è trascinata?) dalla pesante valigia e i suoi passi attenti fanno rumore mentre la conducono verso qualcuno che l'attende (o l'accompagna?).
Le storie sono lasciate in sospeso, come in un film senza finale. Solo accenni di passaggi. Come la scala mobile: pare immobile, ma invece vi si agitano sentimenti spettrali. Andare e venire lasciando le nostre tracce senza fatica, semplicemente vivendo, ombre nel tunnel luminoso e colorato del nostro viaggio.

testo di Carla Cinelli